Vuoto a perdere…

NO! Vi prego NO! Baricco alla cultura NO! Significa accettare un’idea di cultura perversa e decadente. Significa accettare che la cultura è un orpello, pura estetica, aria fritta profumatissima, ma pur sempre aria fritta. Baricco ministro della cultura significa l’elogio del vuoto a perdere, significa svuotare di contenuto l’arte e la letteratura per asservirla alla triste ricerca dell’autocompiacimento. Significa tornare a un idea malsana di crociana memoria per la quale è cultura solo l’autocontemplazione dell’uomo mentre la scienza è solo tecnica, e non produttrice di sapere e cultura essa stessa.

Era il 23 Novembre 2012 e io scrivevo le seguenti parole che oggi mi tornano alla mente più valide che mai:
Alle volte mi chiedo di che cosa si discuta. Quando si parla di cultura il 90% dei difensori vuole in realtà difendere uno stile fine a sé stesso. Difende l’arte per l’arte, senza contenuto; difende la letteratura per la letteratura, senza contenuto; difende il teatro per il teatro, ancora senza contenuto; così ci ritroviamo laureati in lettere e filosofia che a volte pretendono il posto fisso, pure quello senza contenuto. E ci ritroviamo con un’idea della cultura falsa e priva di senso. Non è cultura recitare a memoria Dante, non è cultura l’elogio del vuoto a perdere di Baricco e fan. La cultura è il contenuto, è l’idea, è la riflessione. Il mezzo è servo dell’oggetto che deve veicolare. Non è cultura andare ad una mostra e guardare un quadro incomprensibile al punto che l’autore stesso deve spiegarci che vuol significare, al contrario è cultura Pirandello con le sue straordinarie riflessioni. Non è cultura il Gattopardo, se l’unica cosa che ti ricordi è il gran ballo, è Cultura invece se cogli l’essenza del romanzo e le sue mille punture di spillo. C’è più cultura in dieci pagine di Heinlein che in (quasi) tutte le stupide mostre pseudo culturali organizzate ogni giorno per prendere per il naso l’ego dei finti intellettuali… non per niente Heinlein lo conoscono giusto quattro gatti, fra gli “intellettuali”, mentre Baricco è praticamente un Dio.

La scelta di Baricco sarebbe l’ennesima prova di un rinnovamento della politica che è solo un rifacimento del prospetto, mentre le fondamenta si erodono e i pilastri crollano.

2 Risposte to “Vuoto a perdere…”

  1. Buffo. Stavo usando parole estremamente simili alle tue proprio ieri per commentare la mostra di Frida Kahlo che impazza qui a Roma. Ciò che si spaccia per cultura, spesso, segue le stesse regole di ciò che si spaccia per politica e che descrivi nel post successivo: si creano miti per fini economici, si organizzano passerelle per aumentare il valore delle opere, si segue la preghiera di Douglas Noel nascondendo con complicità l’evidenza e ciò che dovrebbe essere ovvio viene mascherato da mille parole. Ne parlavo ieri e oggi leggo questo post.
    Una consolazione: cerca in Google Baricco e troverai 755.000 risultati. Cerca Heinlein e ne esplodono ben 1.740.000. Adoro i motori di ricerca. 🙂

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